Turismo sostenibile?
Castelluccio di Norcia, giovedì 9 luglio 2015
La sveglia suona all'una e un quarto e per l'una e cinquanta ci incontriamo con Luca, rapido doppio check delle cose da portare e subito mi accorgo di aver dimenticato la giacca a vento a casa, la giacca a vento in luglio? Quando l'Italia in affanno da calore non riesce a dormire? Perché no, anzi perché si… dovremmo essere a Castelluccio per le 5,30 / 5,45 a 1452 Mt S.l.m. e potrebbe far freddo a quell'ora, lo sappiamo bene, molto bene, anche dall'esperienza dell'ultima notte trascorsa sugli Aurunci, che in quota, di notte, anche in estate fa freddo!
Ci avviamo così attraverso l'Appennino incontrando per strada le luci di chi ha fatto tardi e rientra a casa e di chi, pochi, pochissimi come noi, sono già svegli e iniziano la loro giornata, qualche autotrasportatore e la strada fondamentalmente deserta, sono 270 Km da percorrere su strade secondarie, quelle che normalmente vengono dimenticate dai grandi flussi, e che al ritorno, percorrendo a ritroso l'itinerario con la luce del giorno, ci accorgiamo che rivelano borghi incantevoli e un'Italia tutta da scoprire.
Arriviamo sull'alto della piana di Castelluccio alle 5,45 in punto, la nebbia avvolge la piana, "ne siamo felici ;-)" anche perché il sole ci fa l'occhiolino sulle pendici del monte Vettore, primi scatti e poi giù verso la piana immersi nella nebbia, rugiade, ragnatele perlate e ragni, per un momento ci lasciamo distogliere dal motivo per cui siamo venuti, poi, ricomponedoci, iniziamo a scattare le fioriture all'alba, le quali donano una pienezza e contrasto di colori che nessun programma di Post Produzione può eguagliare, distese di colore, macchie, che facilmente riportano alla memoria i quadri degli Impressionisti, e dei Macchiaioli!
Ci avviamo così attraverso l'Appennino incontrando per strada le luci di chi ha fatto tardi e rientra a casa e di chi, pochi, pochissimi come noi, sono già svegli e iniziano la loro giornata, qualche autotrasportatore e la strada fondamentalmente deserta, sono 270 Km da percorrere su strade secondarie, quelle che normalmente vengono dimenticate dai grandi flussi, e che al ritorno, percorrendo a ritroso l'itinerario con la luce del giorno, ci accorgiamo che rivelano borghi incantevoli e un'Italia tutta da scoprire.
Arriviamo sull'alto della piana di Castelluccio alle 5,45 in punto, la nebbia avvolge la piana, "ne siamo felici ;-)" anche perché il sole ci fa l'occhiolino sulle pendici del monte Vettore, primi scatti e poi giù verso la piana immersi nella nebbia, rugiade, ragnatele perlate e ragni, per un momento ci lasciamo distogliere dal motivo per cui siamo venuti, poi, ricomponedoci, iniziamo a scattare le fioriture all'alba, le quali donano una pienezza e contrasto di colori che nessun programma di Post Produzione può eguagliare, distese di colore, macchie, che facilmente riportano alla memoria i quadri degli Impressionisti, e dei Macchiaioli!
Sappiamo bene, e come ben viene evidenziato dalle delimitazioni dei campi coltivati, è fatto divieto di entrare nei campi, per non compromettere il raccolto della pregiatissima lenticchia di Castelluccio, ci sono sanzioni severe a riguardo… 500 euro di multa nel caso di accertata violazione, tuttavia, tra chi esagera nel far notare il rispetto della legge, chi di fatto ignora proprio le regole, e chi come una bambina, che, entrando nei campi ci fa sorridere circa il piacere naturale che si può provare ad immergersi nei colori di Castelluccio, facciamo un tifo empatico con lei, anche perché, siamo consapevoli del fatto che un'innocente come lei, sta' rispondendo solamente allo spirito della legge, e non alla sua lettera.
Abbiamo scelto un giovedì, un giorno infrasettimanale, e ci sono tanti, tantissimi fotografi, ci domandiamo cosa ne sarà nel fine settimana, anche perché per scattare tra le 11,00 e le 13,00 di giovedì abbiamo fatto ricorso al 300 mm, sudati e disidratati con queste domande e anche del tipo: "Ma gli studi di sostenibilità in Italia vengono fatti?" ci avviamo in quel di Amatrice per non mancare il bucatino di ordinanza !
Grazie per la visita. Beniamino
Abbiamo scelto un giovedì, un giorno infrasettimanale, e ci sono tanti, tantissimi fotografi, ci domandiamo cosa ne sarà nel fine settimana, anche perché per scattare tra le 11,00 e le 13,00 di giovedì abbiamo fatto ricorso al 300 mm, sudati e disidratati con queste domande e anche del tipo: "Ma gli studi di sostenibilità in Italia vengono fatti?" ci avviamo in quel di Amatrice per non mancare il bucatino di ordinanza !
Grazie per la visita. Beniamino