PEDONATA DELLA MEMORIA
Longarone, 2 ottobre 2022
Longarone, 2 ottobre 2022
Domenica 2 ottobre 2022 si è svolta la XVII edizione della manifestazione “Percorsi della Memoria” una pedonata non competitiva nei luoghi del Vajont con percorsi da 9 km, forra del Vajont - 16 km, con il prolungamento sul coronamento della diga e l’abitato di Casso - 24 km con il prolungamento sull’attraversamento della frana, il vecchio abitato di Erto e Casso.
Una manifestazione fortemente voluta dall’associazione “Vajont, il futuro della memoria” a sottolineare che la memoria ha bisogno di gambe! si snoda su tratti di strade non accessibili “proprietà ENEL”, distrutte dal Vajont, create dalla frana del Toc, la manifestazione ha visto una partecipazione di 6000 persone.
Ho percorso il tracciato da 9 km quello che si inoltra dal borgo di Dogna verso l’antica via del Colombèr, gli impianti e le gallerie dell’ENEL il quale, concede il passaggio attraverso un’autorizzazione straordinaria solo ed unicamente in occasione della pedonata della memoria. Questa strada possiede una valenza storica che va oltre il disastro stesso, era difatti le vecchia via di comunicazione tra la Valcellina e la valle del Piave, "via di comunicazione tra le pianure Friulane e la montagna (dove se andea a proveder) " all’inizio del novecento per poter attraversare la forra vi venne costruito il ponte del Colombèr, famoso per essere all’epoca il ponte più alto d’Italia e per essere stato utilizzato dal giovane tenente Erwin Rommel “il futuro Deset Fox (nota 1)” nel novembre del 1917 al fine di tagliare la strada alla IV armata italiana in ritirata dal Cadore dopo la disfatta di Caporetto, Rommel al comando di una compagnia del “Battaglione da montagna del Württemberg” nel corso della battaglia di Longarone, riuscì a fare 9.000 prigionieri interrompendo il collegamento ferroviario tra il Cadore e Belluno. Azione questa che gli valse la massima onorificenza militare tedesca.
In questo percorso il complesso di ponti, “costruiti e andati distrutti” quello delle opere idrauliche, delle gallerie, delle strade è veramente impressionante, (nota 2) a testimonianza della tenacia e dell’ingegno umani, al contempo stesso monito alle nefaste conseguenze possibili quando coscienza ed energia sono scisse.
Una manifestazione fortemente voluta dall’associazione “Vajont, il futuro della memoria” a sottolineare che la memoria ha bisogno di gambe! si snoda su tratti di strade non accessibili “proprietà ENEL”, distrutte dal Vajont, create dalla frana del Toc, la manifestazione ha visto una partecipazione di 6000 persone.
Ho percorso il tracciato da 9 km quello che si inoltra dal borgo di Dogna verso l’antica via del Colombèr, gli impianti e le gallerie dell’ENEL il quale, concede il passaggio attraverso un’autorizzazione straordinaria solo ed unicamente in occasione della pedonata della memoria. Questa strada possiede una valenza storica che va oltre il disastro stesso, era difatti le vecchia via di comunicazione tra la Valcellina e la valle del Piave, "via di comunicazione tra le pianure Friulane e la montagna (dove se andea a proveder) " all’inizio del novecento per poter attraversare la forra vi venne costruito il ponte del Colombèr, famoso per essere all’epoca il ponte più alto d’Italia e per essere stato utilizzato dal giovane tenente Erwin Rommel “il futuro Deset Fox (nota 1)” nel novembre del 1917 al fine di tagliare la strada alla IV armata italiana in ritirata dal Cadore dopo la disfatta di Caporetto, Rommel al comando di una compagnia del “Battaglione da montagna del Württemberg” nel corso della battaglia di Longarone, riuscì a fare 9.000 prigionieri interrompendo il collegamento ferroviario tra il Cadore e Belluno. Azione questa che gli valse la massima onorificenza militare tedesca.
In questo percorso il complesso di ponti, “costruiti e andati distrutti” quello delle opere idrauliche, delle gallerie, delle strade è veramente impressionante, (nota 2) a testimonianza della tenacia e dell’ingegno umani, al contempo stesso monito alle nefaste conseguenze possibili quando coscienza ed energia sono scisse.
Nota1: Piccola curiosità, karmica?: Rommel, Il Desert Fox fu sconfitto definitivamente dalla settima divisione corazzata inglese i Desert Rats ad Al Alamein, inglesi che dal 1945 dal 1946 ricostruirono un ponte nella forra del Vajont.
Nota 2: Tra le fotografie che ho scattato all’imbocco del nuovo ponte tubo ho trovato lo schema idraulico “attuale” del sistema di laghi di cui il lago del Vajont faceva parte, schema su cui vale la pena riflettere!
Nota 2: Tra le fotografie che ho scattato all’imbocco del nuovo ponte tubo ho trovato lo schema idraulico “attuale” del sistema di laghi di cui il lago del Vajont faceva parte, schema su cui vale la pena riflettere!